È tra le chiese di via Torino, trafficatissima via dello shopping, eppure quasi sempre è deserta, pochi si affacciano per ammirare i suoi interni, nonostante abbia una storia straordinaria, oltre ad essere ricca di opere.
Il Tempio Civico di San Sebastiano, con la sua struttura circolare risale al 1509, che San Carlo Borromeo volle erigere come "ex voto" quando terminó la terribile peste del 1576.
Consacrata in seguito nel 1616 proprio come atto votivo per il flagello che colpì Milano.
Il tempio fu dedicato a San Sebastiano in quanto protettore della peste. Tempio Civico perchè la chiesa appartiene al Comune, che ne ha commissionato lo splendido lavoro di restauro durato due anni. Oserei dire uno dei restauri più belli mai realizzati negli ultimi anni!
Negli otto grandi spicchi, i quattro Evangelisti e i quattro Dottori della Chiesa latina (S. Gregorio, S. Ambrogio, 5. Gerolamo, S. Agostino) affrescati da Agostino Comerio (1784 – 1834) , opera continuata in seguito da Lazzaro Pasini. Mentre nel tamburo della cupola sono raffigurati alternativamente immagini di profeti e di sibille.
Degna di nota è la bellissima pietà in marmo di Carrara di Domenico Trentacoste, scultore in voga nell'800 a Palermo e Firenze, autore anche del gruppo marmoreo all'entrata della facciata posteriore di Montecitorio a Roma.
E la splendida pala d'altare di Sant'Eligio di Andrea Lanzani.
Non mancate di entrare per ammirare i nuovi splendidi colori riportati alla luce.
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