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Palazzo Clerici.

Chissà quante volte si passa in questa piccola e stretta via del centro di Milano e mai nessuno riesce ad immaginare, cosa si nasconde dietro l'anonima facciata di questo palazzo, tipica cosa tutta milanese, ma una volta superato il cortile ci si ritrova immersi in un gioiello che lascia senza fiato.

Una dimora patrizia risalente al XVIII secolo. Fu fatta edificare dietro ordine del maresciallo Antonio Giorgio Clerici: nel vero e proprio cuore della Milano antica, il Palazzo si colloca in una zona che nel Seicento

era denominata "Contrada del prestino dei Bossi".

La famiglia Clerici era originaria del lago di Como dove avevano fatto fortuna con il commercio della seta e con attività bancarie.

Nel 1613, i Clerici si trasferirono a Milano, dove allargarono la cerchia dei loro affari e cominciarono a coprire cariche pubbliche sempre più rilevanti.

Nel Settecento, durante il passaggio dal barocco al neoclassico, Milano visse un'epoca di splendore edilizio senza precedenti.

E Palazzo Clerici divenne una delle dimore settecentesche più lussuose e fastose della Lombardia.

Nel 1741 la famiglia affidò al genio di Giovanbattista Tiepolo l'incarico di decorare la volta della galleria di rappresentanza del Palazzo, con un risultato stupefacente.

Nel 1813 la proprietà di Palazzo Clerici venne ceduta allo Stato e oggi è sede dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI).

Il Palazzo conserva tutt'oggi la fastosa e incredibile Galleria degli Specchi affrescata dal Tiepolo.

Un vero capolavoro made in italy: lo sfarzo, la ricchezza e l'eccesso di tutto ciò che si ammira sul luogo, riporta con la mente ai fasti della reggia di Versailles.


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