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La storia dei fenicotteri milanesi.

Negli ultimi anni ormai è una delle tappe obbligate per chi si trova a girare nel sontuoso Quadrilatero del Silenzio.

Le loro foto impazzano sui social, gli hashtag idem, ma in quanti conoscono la loro storia?!

Fu il re dei formaggini a portare nel centro di Milano questi splendidi animali.

Tutto iniziò alla fine degli anni '70, quando Romeo Invernizzi, comprò la fiabesca tenuta di Trenzanesio, vicino a Melzo, circondandosi di 400 ettari di verde assieme ad animali selvatici e piante rare! Quel paradiso alle porte di Milano decise però che era un po' troppo isolato,alla luce delle notizie di rapimenti di uomini facoltosi che agli inizi degli anni '80 divennero frequenti.

Cosi per evitare spiacevoli situazioni, assieme alla moglie Enrica si trasferirono nel centro di Milano. Ovviamente non badarono a spese e acquistarono ben 2 palazzi in via Dei Cappuccini,uno dei due lo fecero demolire creando lo spazio per un grande giardino con una piscina, dove ci misero appunto, i fenicotteri rosa, uccelli da loro tanto amati. Erano ovviamente animali catturati (alcuni provenivano dallo Zoo di Porta Venezia), un po' dall' Africa e un po' dal Cile.

All'epoca non esistevano leggi che proibissero la cattura di animali esotici, quelli presenti a Milano ora sono quindi nati in cattività per discendenza, esattamente come oggi tutti gli animali nei parchi zoologici ecc. e che non hanno neanche più il patrimonio genetico dei loro cugini in natura (animali che senza l'aiuto dell'uomo sarebbero condannati a morte).

Era poco prima del 1980 appena in tempo, quando l'Italia aderìLa sor alla Convezione Cites sul commercio di animali esotici (tutt'oggi è ovviamente vietato detenere animali strappati al loro habitat, ma solo nati in cattività).

Anzi, lasciata libera di riprodursi, la colonia crebbe a dismisura,tanto che metà degli esemplari vennero regalati ad altri parchi. I fenicotteri hanno una capacità di adattamento rara, riuscendosi ad adattare ad un clima come il nostro, caldo estivo e rigido d'inverno.

Sono tutt'oggi tutelati dal testamento degli Invernizzi, hanno un custode tutto per loro e un pastone quotidiano costosissimo di pesce e gamberetti

Il palazzo oggi è sede di una fondazione di ricerca anche per la salvaguardia, lo studio e la tutela di questi animali. Sono loro i veri inquilini di questa splendida tenuta.


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